Carlo FATUZZO risponde in diretta alle vostre domande
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RIVALUTAZIONE ISTAT SU PENSIONI - RICORSI ALLA CORTE EUROPEA


Informiamo che a seguito delle sentenze della Corte costituzionale 70/2015 e 250/2017, relative al blocco della perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013, il Partito Pensionati ha predisposto con i propri legali i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Siamo in attesa quindi delle decisioni della Corte Europea in merito. Per informazioni scrivere a segreteria@partitopensionati.it








martedì 16 dicembre 2014

SI ACCENTUA LA CRISI DEL PAESE. TROPPI SACRIFICI PER GLI ITALIANI.

Diminuisce  la produzione industriale di ben il 3 %, il semestre di Presidenza della Commissione europea, sembra non aver lasciato traccia, si continuano a perdere posti di lavoro, aumentano gli sfatti, cresce la povertà estrema, aumenta la paura  per il  futuro. A pagare, pesantemente questa crisi, sono, come sempre, i soggetti più deboli, come i pensionati, i lavoratori, i giovani – così ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo - Un  Paese che sembra ripiegato su se stesso,  con un quadro politico incerto,  e la maggioranza, pur in presenza di una opposizione debole, a tratti,  scarsamente presente,  che   sembra non in grado  di agire con decisione, per la realizzazione delle necessarie riforme. Una burocrazia asfissiante,  un sistema bancario - ha continuato Fatuzzo - che non è elemento propulsivo  di una spinta verso un effettivo risanamento economico  e di una maggiore coesione sociale, con mirati interventi a sostegno della piccola e media  impresa, una tassazione  pesantissima, che non attira investitori e  che induce troppe aziende italiane, a trasferirsi all’estero. L’incertezza politica, la continua riproposizione della possibilità di  nuove elezioni, creano incertezza e sostanziale debolezza ed allora,  che si vada al voto, perché il Paese, ha bisogno di certezze. Il Partito Pensionati ritiene  non più rinviabile  un dimezzamento  delle tasse, di tutti i tipi, che è  l’unica strada percorribile, per  sperare nella ripresa del nostro Paese.  La situazione economica e sociale dell’Italia, è pesante, il Partito Pensionati spera non diventi drammatica. Si chiedono sempre nuovi sacrifici, ma quali altri  sacrifici si possono chiedere ad un pensionato  che già è costretto a rinunciare a tutto , ai milioni di senza lavoro, alla massa di giovani che  dopo anni di studio, con lauree o attestati professionali, sono costretti  ad andare all’estero. Quali sacrifici si possono chiedere ai troppi imprenditori  che hanno perso l’azienda, ai lavoratori rimasti disoccupati, ai tanti che  hanno perso la casa? Il Partito Pensionati ritiene che ne abbiano fatti già troppi.

L’addetto stampa
Luigi Ferone