Carlo FATUZZO risponde in diretta alle vostre domande
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RIVALUTAZIONE ISTAT SU PENSIONI - RICORSI ALLA CORTE EUROPEA


Informiamo che a seguito delle sentenze della Corte costituzionale 70/2015 e 250/2017, relative al blocco della perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013, il Partito Pensionati ha predisposto con i propri legali i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Siamo in attesa quindi delle decisioni della Corte Europea in merito. Per informazioni scrivere a segreteria@partitopensionati.it








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lunedì 21 settembre 2015

ESODATI. Fatuzzo (PP), il Governo ponga fine a questa triste vicenda.

Il Presidente del  Consiglio Renzi, ha fatto della “riforme”, un punto qualificante del suo programma, ed i suoi impegni spaziano un po’ in tutti i settori della vita del Paese, ovviamente, molti dei suoi propositi rimangono sulla carta, altri si aggrovigliano su loro stessi, finendo nel nulla. Vi sono degli italiani, circa cinquantamila conosciuti come “esodati”, che attendono ancora un po’ di giustizia  e che, anche da ultimo,  hanno visto svanire le loro speranze  “pensionistiche” per  asserita “mancanza di risorse” – così ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo.

lunedì 14 settembre 2015

PENSIONI. FERONE (PP) AVVILENTE BEFFA PER GLI “ESODATI”. I SOLDI PER LA SETTIMA SALVAGUARDIA NON DEVONO ESSERE DESTINATI AD ALTRI SCOPI.

Come un fulmine a ciel sereno, arriva  la notizia che non vi sarà, almeno per il momento,  la settima salvaguardia per gli esodati, a causa del rientro nelle casse dello Stato delle risorse non spese per gli anni 2013 e 2014 e queste somme quindi non  potranno  più essere spese  per risolvere la triste pagina che riguarda circa cinquantamila cittadini, che non sono né pensionati, né lavoratori: sono i cosiddetti esodati, che ancora attendono giustizia. E’ necessario che il Governo ponga fine alla vicissitudini  di questi cittadini e chiuda rapidamente,questo capitolo che non fa onore al nostro Paese - così ha dichiarato il vicesegretario nazionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone, 

L’addetto stampa
Domenico Marturano

mercoledì 18 luglio 2012

LOMBARDIA: SU ESODATI APPROVATO ODG DEL PARTITO PENSIONATI PER UN INTERVENTO IMMEDIATO.

Ieri, presso il  Consiglio regionale della Lombardia, si è tenuta una sessione dei lavori dedicata al tema della fiscalità e della revisione delle spesa pubblica.
Nel corso del dibattito è stato affrontato anche il delicato tema dei lavoratori esodati, tema che riguarda da vicino la Lombardia, regione con il maggior numero di lavoratori in queste condizioni e che già era stato toccato nel corso della discussione sull’assestamento di bilancio, la scorsa settimana.
Al termine della discussione è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, proposto da Elisabetta Fatuzzo, Consigliere regionale del Partito Pensionati, che invita la Giunta a farsi portavoce presso il governo per un immediata soluzione del problema.

venerdì 6 aprile 2012

ESODATI. FATUZZO (PARTITO PENSIONATI), SERVONO RISPOSTE IMMEDIATE.

Il Ministro Fornero tutti i giorni parla, dichiara, ma non dice chiaramente come intende risolvere il problema degli esodati. – ha dichiarato il Segretario Nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo – Migliaia e migliaia di padri di famiglia senza né lavoro né pensione, e questo potrebbe durare per anni.
Il Ministro Fornero e l’intero Governo Monti dovrebbero chiedersi come faranno questi cittadini a vivere e a provvedere alla loro famiglia. – ha proseguito Fatuzzo – È necessaria più concretezza e meno chiacchiere.

giovedì 29 marzo 2012

I REGALI DEL GOVERNO TECNICO, ESODATI E BUGERATI. SENZA LAVORO E SENZA PENSIONE, FIGLI DELLA RIFORMA FORNERO.

Questo Governo ha massacrato pensionati e lavoratori, dopo la beffa dell’IMU, che ha penalizzato i redditi bassi, non toccando quelli elevati, vi è il congelamento della perequazione automatica per le pensioni oltre i 1.403 euro lordi. L’aumento dell’età minima di pensione a 66-67 anni e oltre a questo vi è la vergogna degli “esodati” che sono tanti, ma proprio tanti.
Si tratta di quei lavoratori dipendenti incentivati a lasciare il porto di lavoro “diretti” ala pensione con un numero sicuro di anni.
Quindi si tratta di licenziamenti concordati con l’azienda, in sintesi, il lavoratore ha scelto di lasciare il lavoro in cambio di una parte del reddito adeguato a vivere che sarebbe servito sino al raggiungimento della pensione.