Signor Presidente,
la situazione economica e sociale del Paese, diventa sempre più preoccupante e sono le fasce sociali più deboli, come i pensionati, i milioni di giovani e meno giovani, alla disperata ricerca di un lavoro, che stanno pagando le conseguenze di questa terribile crisi economica che ha colpito il Paese e che sembra non avere mai fine.
A giudizio del Partito Pensionati, che mi onoro di rappresentare, è indispensabile porre in essere azioni concrete, a sostegno di queste categorie.
Certo, tutti comprendiamo che il momento è difficile, ma per le categorie di cui sopra, il “momento” è sempre difficile, tant’è che sono oltre venti anni che i pensionati non ricevono alcun aumento e milioni di essi subiscono, oltretutto, l’assurdo congelamento della perequazione automatica cioè, viene negato, totalmente o parzialmente, quello che è l’aumento, al 1° gennaio, del costo della vita, secondo gli indici Istat. Pensionati, quindi, sempre più poveri, sempre più emarginati.
Vi sono poi i cittadini portatori di handicap, che vivono situazioni difficilissime e molto spesso, sono le famiglie, già alle prese con tanti altri problemi, a doversi far carico di questi loro congiunti, non solo per l’aspetto prettamente economico, ma anche per quanto concerne le esigenze che la stessa invalidità comporta.
Le Istituzioni, i Comuni in primo luogo, troppo spesso sono assenti e questo fa aumentare la mortificazione e molte volte, la disperazione di tante famiglie. Non è credibile riconoscere il diritto ad un assegno di invalidità, dopo lunghi e molte volte, estenuanti controlli, estremamente misero e totalmente insufficiente ad assicurare una vita appena dignitosa.
Anche la povertà estrema, nel nostro Paese, sta crescendo in maniera veramente preoccupante ed i Comuni hanno sempre più difficoltà, a rispondere anche alle più elementari esigenze. E’ indispensabile, a giudizio del Partito Pensionati, varare un piano straordinario di contrasto alla povertà. Certo, per dare risposte concrete, in via prioritaria, ai problemi dei pensionati, dei disoccupati, dei portatori di handicap e di chi vive in situazioni di povertà, sono indispensabili risorse economiche ed è impensabile ogni inasprimento della pressione fiscale.
Per reperire risorse, il Partito Pensionati ritiene, sia indispensabile tagliare veramente gli enormi ed intollerabili sprechi, che possono rilevarsi in quasi tutti i settori della pubblica amministrazione. Bisogna tagliare, ma tagliare veramente e non ripetere, ad esempio, il percorso seguito per la cosiddetta “abolizione delle province”.
Il Paese ha bisogno di più equità, di più coraggio e determinazione, per rispondere alle esigenze di tutti.
Bergamo, 19.10.2014.