Da notizie di stampa si apprende che l’Italia, in piena crisi economica, starebbe per acquistare ben 131 cacciabombardieri, per una spesa complessiva di 15 miliardi di euro, fino al 2026, a cui andrebbero aggiunti gli elevati costi di esercizio. – una scelta veramente inopportuna – ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo.
Mentre milioni di italiani tirano la cinghia, mentre il Paese vive un momento fra i più difficili del dopoguerra, il solo pensare all’acquisto di cacciabombardieri, lascia esterrefatti e sgomenti. Il Partito Pensionati - ha sottolineato Fatuzzo – ritiene che, se i fatti riportati dalla stampa rispondono al vero, il Governo dovrebbe attivarsi per l’annullamento di qualsiasi piano d’acquisto, relativo ad un numero veramente elevato si cacciabombardieri e di destinare quelle risorse a sostegno dei pensionati e dei disoccupati. Anche le migliaia di militari nel mondo - ha sottolineato Fatuzzo – con i costi elevatissimi delle missioni, alcune delle quali durano da molto tempo, meritano un’attenta riflessione che porti al rientro in Patria di quanti più militari possibile. In questo momento - ha concluso il leader del Partito Pensionati – la priorità deve essere data alle condizioni di vita dei nostri cittadini, molti dei quali sono costretti a vivere in condizioni di povertà estrema e non alle missioni militari nel mondo o all’acquisto di costosissimi armamenti.
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RIVALUTAZIONE ISTAT SU PENSIONI - RICORSI ALLA CORTE EUROPEA
Informiamo che a seguito delle sentenze della Corte costituzionale 70/2015 e 250/2017, relative al blocco della perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013, il Partito Pensionati ha predisposto con i propri legali i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Siamo in attesa quindi delle decisioni della Corte Europea in merito. Per informazioni scrivere a segreteria@partitopensionati.it