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RIVALUTAZIONE ISTAT SU PENSIONI - RICORSI ALLA CORTE EUROPEA


Informiamo che a seguito delle sentenze della Corte costituzionale 70/2015 e 250/2017, relative al blocco della perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013, il Partito Pensionati ha predisposto con i propri legali i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Siamo in attesa quindi delle decisioni della Corte Europea in merito. Per informazioni scrivere a segreteria@partitopensionati.it








giovedì 29 marzo 2012

I REGALI DEL GOVERNO TECNICO, ESODATI E BUGERATI. SENZA LAVORO E SENZA PENSIONE, FIGLI DELLA RIFORMA FORNERO.

Questo Governo ha massacrato pensionati e lavoratori, dopo la beffa dell’IMU, che ha penalizzato i redditi bassi, non toccando quelli elevati, vi è il congelamento della perequazione automatica per le pensioni oltre i 1.403 euro lordi. L’aumento dell’età minima di pensione a 66-67 anni e oltre a questo vi è la vergogna degli “esodati” che sono tanti, ma proprio tanti.
Si tratta di quei lavoratori dipendenti incentivati a lasciare il porto di lavoro “diretti” ala pensione con un numero sicuro di anni.
Quindi si tratta di licenziamenti concordati con l’azienda, in sintesi, il lavoratore ha scelto di lasciare il lavoro in cambio di una parte del reddito adeguato a vivere che sarebbe servito sino al raggiungimento della pensione.

Questo quadro esisteva, ovviamente, con le regole vigenti in quel momento prima che il “magnifico” Governo tecnico portasse l’età minima per la pensione a 66-67 anni.
Questa situazione ha creato, per questi lavoratori, la brutta condizione di “né lavoratori, né pensionati”. Quegli incentivi erano pensati per un massimo di tre anni e non possono bastare, addirittura, per 6, 7, 8 anni, o anche più.
La riassunzione in azienda non può avvenire e il Ministro fa intravedere una soluzione con l’Aspi (Assicurazione sociale per l'impiego) che è, come per la disoccupazione di 12 mesi, e 18 per chi ha più di 55 anni di età.
Appare evidente che se questo provvedimento può essere adeguato per chi rimane non coperto per un breve periodo, questo non può valere per chi deve attendere molto e quindi c’è bisogno di nuovi provvedimenti che tengano conto di questa drammatica situazione in cui si sono venuti a trovare padri di famiglia rei di essersi fidati delle nome previdenziali del nostro Paese.
È di tutta evidenza che per questi casi c’è bisogno di una deroga.
Questo Governo Monti tanto attento ai banchieri e ai loro problemi farebbe bene a mettere al primo punto dell’agenda questa situazione de definire vergognosa è un eufemismo.