Tra le tante riforme, sta prendendo il via anche quella del servizio civile, che, a regime, comporterà un notevole impegno economico, proprio mentre l‘Italia si dibatte fra mille problemi, basti pensare ai 3,5 milioni di disoccupati, a cui vanno aggiunti i cassintegrati. Vi sono serie difficoltà per garantire a questi cittadini, i sussidi per “tirare avanti”. Commentando questa novità il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo, ha dichiarato: “Intanto è stato già emanato il bando, nello spirito del nuovo servizio civile, per reclutare 37mila giovani tra i 18 ed i 28 anni di età. Potranno presentare domanda di partecipazione, anche gli stranieri, inclusi i profughi, purché richiedenti asilo, da assegnare al servizio di protezione civile, assistenza, ambiente, patrimonio artistico e culturale, servizio civile, in Italia ed all’estero, con un rimborso spese forfettario di 433 euro al mese, per 30 ore di attività settimanale. Si prevede una vera e propria rivoluzione del servizio civile: un “esercito che, in tre anni, potrebbe raggiungere le centomila unità, con costi complessivi, molto elevati. La durata del servizio: 8 mesi, prorogabili di altri 4. Il Partito Pensionati ritiene che il Paese non abbia bisogno di un provvedimento del genere e ricorda che i pensionati, attendono un adeguamento delle loro pensioni, da circa venti anni. Vi sono milioni di pensionati costretti a vivere con meno di 500 euro al mese a tantissimi che sono costretti a rinunciare anche a curarsi. Tanti pensionati, stanno conoscendo la povertà più profonda, ma, si sa, i pensionati sono circa 17 milioni, potrebbero cambiare sorti del Paese, ma sono divisi, assenti ed in troppi, sono rinunciatari ed in tanti, sono anche rassegnati: ecco spiegato il perché è possibile che questi cittadini siano, in sostanza, considerati cittadini di serie “B”. Quando il Governo affronterà anche il drammatico problema dei pensionati?“.
Carlo FATUZZO risponde in diretta alle vostre domande
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RIVALUTAZIONE ISTAT SU PENSIONI - RICORSI ALLA CORTE EUROPEA
Informiamo che a seguito delle sentenze della Corte costituzionale 70/2015 e 250/2017, relative al blocco della perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013, il Partito Pensionati ha predisposto con i propri legali i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Siamo in attesa quindi delle decisioni della Corte Europea in merito. Per informazioni scrivere a segreteria@partitopensionati.it