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RIVALUTAZIONE ISTAT SU PENSIONI - RICORSI ALLA CORTE EUROPEA


Informiamo che a seguito delle sentenze della Corte costituzionale 70/2015 e 250/2017, relative al blocco della perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013, il Partito Pensionati ha predisposto con i propri legali i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Siamo in attesa quindi delle decisioni della Corte Europea in merito. Per informazioni scrivere a segreteria@partitopensionati.it








martedì 15 luglio 2014

Regione Lombardia, approvata a larga maggioranza proposta del Partito Pensionati di referendum per l'abrogazione della Legge Fornero.

 
Nel pomeriggio di oggi il  Consiglio regionale della Lombardia ha approvato a larga maggioranza, con 50 voti favorevoli e 17 contrari, la proposta di referendum abrogativo della Riforma Fornero sulle pensioni, introdotta nel 2011 dal Governo Monti.
L’iniziativa referendaria, voluta dal Partito Pensionati con l’impegno della consigliera regionale Elisabetta Fatuzzo, promotrice e relatrice del provvedimento, è stata sottoscritta da tutte le forze di maggioranza.
Intervenendo in Aula, la consigliera Fatuzzo ha dichiarato:
“Sono molto soddisfatta e ringrazio i colleghi che hanno sostenuto la richiesta referendaria. Quello di oggi è un primo importante passo per l’abrogazione di una norma che ha creato forti ingiustizie ed iniquità. La Riforma Fornero non ha prodotto solo gli esodati, il cui dramma è sotto gli occhi di tutti, ma, aumentando l’età pensionabile, ha ostacolato il ricambio tra i lavoratori, precludendo a tanti disoccupati l’accesso al mondo del lavoro.
Il Partito Pensionati ha segnalato da subito l’incostituzionalità dell’articolo 24 della Riforma Fornero, (già al vaglio della Corte Costituzionale per la parte relativa al blocco dell’adeguamento al costo della vita delle pensioni sopra  i 1400  euro lordi) tanto da promuovere in tutta Italia iniziative legali volte ad ottenere la cancellazione di tale iniqua riforma. ”.
Il testo del provvedimento sarà ora trasmesso alle altre regioni italiane e, se almeno quattro di esse lo ratificheranno, sarà sottoposto al vaglio della Corte Costituzionale e, se dichiarato ammissibile, al voto degli elettori.