Carlo FATUZZO risponde in diretta alle vostre domande
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RIVALUTAZIONE ISTAT SU PENSIONI - RICORSI ALLA CORTE EUROPEA


Informiamo che a seguito delle sentenze della Corte costituzionale 70/2015 e 250/2017, relative al blocco della perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013, il Partito Pensionati ha predisposto con i propri legali i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Siamo in attesa quindi delle decisioni della Corte Europea in merito. Per informazioni scrivere a segreteria@partitopensionati.it








mercoledì 6 agosto 2014

LAVORO: prima gli italiani!

“Rispetto per le speranze di tutti, ma vengono prima gli italiani”.
Questa affermazione di principio indigna e fa andare su tutte le furie alcuni settori politici del nostro Paese.
Cosa c’è da indignarsi , di fronte ad un’affermazione ovvia e di assoluto buon senso?
La disoccupazione è un vero dramma per il nostro Paese: la percentuale dei disoccupati supera di gran lunga, il 12% , la disoccupazione giovanile ha sfondato il tetto del 40% , vi sono da considerare, poi, coloro che, rassegnati ed avviliti, un posto di lavoro non lo cercato neppure più. I nostri giovani, hanno ripreso la via dell’emigrazione , che fu dei loro nonni e che si pensava non dovesse più
riproporsi. Ogni giorno chiudono attività industriali, commerciali, artigianali, agricole ecc. le file dei senza lavoro si ingrossano: un vero e proprio dramma. In sintesi, il lavoro non c’è neppure per gli italiani.
Qualcuno si scandalizza perché in tanti, oramai, hanno capito che è indispensabile, in materia di lavoro, che gli italiani abbiano la precedenza.
Dov’è lo scandalo? Lo scandalo e la vergogna è nell’attività di individui che, approfittando dello stato di bisogno di tanti immigrati, fra cui un numero considerevole di clandestini, ne sfruttano il lavoro, con paghe da fame.
Gli italiani non possono lavorare per pochi spiccioli al giorno ed allora si creano i presupposti per un
a guerra fra poveri.
Combattere lo sfruttamento e garantire regole certe e legali per l’assunzione, garantendo il lavoro, prima agli italiani e poi ai nuovi venuti: chiedere questo sembra giusto e normale, anche in considerazione del fatto che per generazioni, gli italiani hanno pagato le tasse, hanno sofferto guerre, conosciuto la dura via della regolare emigrazione, nel rispetto delle leggi, hanno contribuito a far risorgere l’Italia, dalle macerie.
Bergamo, 5.8.2014
Il Segretario Nazionale
Carlo Fatuzzo