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RIVALUTAZIONE ISTAT SU PENSIONI - RICORSI ALLA CORTE EUROPEA


Informiamo che a seguito delle sentenze della Corte costituzionale 70/2015 e 250/2017, relative al blocco della perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013, il Partito Pensionati ha predisposto con i propri legali i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Siamo in attesa quindi delle decisioni della Corte Europea in merito. Per informazioni scrivere a segreteria@partitopensionati.it








venerdì 6 febbraio 2015

IL PARTITO PENSIONATI CONTRO LA CHIUSURA DI UFFICI POSTALI.

Si ripropone il problema della riduzione di  un numero consistente di Uffici postali. Il Partito Pensionati – ha dichiarato il segretario regionale  FVG, Alessandro Vascotto -  è totalmente contrario alla chiusura, secondo notizie di stampa, di diciannove uffici postali, di cui ben 13 dovrebbero essere in provincia di Udine,1 in quelle di Trieste e Gorizia e 4  in quella di Pordenone. Ma non basta, vi sarebbero altri Uffici postali  aperti solo per alcuni giorni la settimana. Il Partito Pensionati  - ha evidenziato Vascotto  -  si è sempre battuto per il potenziamento della presenza di Poste italiane, sul territorio, basti ricordare le durissime battaglie  dell’ex Consigliere regionale Luigi Ferone. La chiusura di Uffici postali e la riduzione di orari,  quasi sempre, hanno riguardato piccoli centri o  uffici periferici, ed anche ora,  potrebbe ripetersi  la  stessa  cosa. Gli Uffici postali svolgono una funzione  importantissima, tant’è che “Poste italiane” è forse, l’istituzione più importante  per il nostro Paese  e la vita stessa dei piccoli centri,  ruota  proprio attorno  all’Ufficio postale, dove si ritira la pensione, si pagano le bollette, si ritirano  le raccomandate ecc. . Poste Italiane, ha una funzione sociale importantissima   e non può rendersi  responsabile di una desertificazione  sociale  che contribuirebbe alla morte dei piccoli centri, creando enormi difficoltà agli abitanti, fra cui tanti anziani, costringendoli  a recarsi nei centri vicini, con  perdita  di tempo   e  relative spese.  Il Partito Pensionati ritiene che Poste Italiane, negli anni, anche con il contributo  di generazioni di italiani,  è cresciuta enormemente  ed è  modernamente  strutturata per rispondere alle molteplici esigenze dell’utenza ma, a  giudizio del Partito Pensionati,  con la crescita, non deve scomparire la funzione sociale che Poste Italiane ha sempre svolto, soprattutto nei centri più piccoli. Il Partito Pensionati – ha concluso  Vascotto – invita la Giunta Regionale ed i Parlamentari i della Regione, a porre in essere iniziative  tese a scongiurare la chiusura  totale o parziale, di Uffici postali  presenti sul nostro territorio Regionale. 

L’addetto stampa
Domenico  Marturano