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RIVALUTAZIONE ISTAT SU PENSIONI - RICORSI ALLA CORTE EUROPEA


Informiamo che a seguito delle sentenze della Corte costituzionale 70/2015 e 250/2017, relative al blocco della perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013, il Partito Pensionati ha predisposto con i propri legali i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Siamo in attesa quindi delle decisioni della Corte Europea in merito. Per informazioni scrivere a segreteria@partitopensionati.it








venerdì 4 aprile 2014

Urgente aumentare le pensioni. Pensionati, cittadini o bancomat?

La pesantissima crisi che ha colpito il nostro Paese, ha impoverito milioni di italiani, ma vi è una categoria che è stata massacrata economicamente, negli ultimi venti anni e non solo in occasione di
questa congiuntura: sono i pensionati. Sette milioni di pensionati, vivono con meno di mille euro al mese, di cui, oltre due milioni, hanno una pensione inferiore ai cinquecento euro. Una situazione gravissima, che costringe milioni di italiani, già in difficoltà, a stringere ulteriormente la cinghia. Venti anni di disattenzione totale verso i pensionati, verso tutti i pensionati. Sono venti anni che le pensioni non aumentano e quindi si sono impoverite, per il mancato adeguamento al - l’aumento reale del costo della vita. Il Partito Pensionati, ritiene indispensabile che le pensioni minime, siano portate almeno a 1.500 euro al mese e che le pensioni di invalidità, il cui importo, di circa 270 euro mensili, è semplicemente vergognoso. I Governi che si sono succeduti nell’ultimo ventennio, hanno operato per stringere, sempre e continuamente, sulle pensioni e sui diritti dei pensionati e da ultimo, con il Governo Renzi , vi è stata l’ipotesi di colpire pensioni da 2000/2500 euro mensili, al lordo. Il Presidente del Consiglio ha escluso questa ipotesi , ma il solo fatto che qualcuno ha preso in
considerazione questa possibilità, fa inorridire. Il Partito Pensionati, esige rispetto per i pensionati, spremuti, dimenticati, penalizzati. Forse è giunto il momento che si prenda atto che milioni di italiani, nella loro vita, hanno sempre e solo dato al Paese ed alla collettività e questi sono i pensionati. Quelli a cui oggi, qualcuno o più di qualcuno, vorrebbe mettere le mani in tasca, hanno lavorato in situazioni difficilissime, hanno conosciuto l’emigrazione, la fame e la guerra.
Forse è giunto il momento che il conto sia presentato a qualche altro.
L’addetto stampa
Luigi Ferone