Il blocco della rivalutazione delle pensioni di importo superiore a tre volte il minimo Inps (circa 1.500 euro lordi) è incostituzionale. Lo ha deciso la Corte Costituzionale con la sentenza 70 del 30 aprile 2015, bocciando l'art. 24 del decreto legge 201/2011 (c.d. Legge Fornero).
Secondo la Consulta sono stati lesi i diritti dei pensionati ad "una prestazione previdenziale adeguata" e "superati i limiti di ragionevolezza e proporzionalità", con conseguente perdita del potere di acquisto delle pensioni e con "con irrimediabile vanificazione delle aspettative legittimamente nutrite dal lavoratore per il tempo successivo alla cessazione della propria attività".
«Finalmente qualche segnale di attenzione e di giustizia nei confronti del popolo dei pensionati!» ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo. «Molte proteste si levarono da parte dei pensionati e non solo, quando, nel 2011, venne introdotta la Legge Fornero che prevedeva, fra l’altro, il blocco dell’attribuzione dell’importo relativo all’indice di inflazione annua ai pensionati, titolari di assegni di importo superiore ai 1.443 euro mensili lordi, tre volte la pensione minima. Quella parte della Legge Fornero che riguardava questa problematica, colpiva nel mucchio, cancellava quello che sino ad allora sembrava essere un diritto acquisito, cioè la salvaguardia del potere d’acquisto delle pensioni. I Pensionati – ha continuato Fatuzzo - hanno subito e subiscono molte, troppe ingiustizie e molto bene ha fatto la Corte Costituzionale a bocciare il blocco dell’adeguamento all’inflazione per gli anni 2012 e 2013 ma, a giudizio del Partito Pensionati, la sentenza deve produrre effetti anche per gli anni 2014 e 2015. E’ indispensabile che il Governo restituisca con immediatezza, quanto dovuto ai pensionati, secondo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, con i relativi interessi, procedendo, al tempo stesso, al relativo adeguamento delle pensioni. Il Partito Pensionati – ha continuato Fatuzzo – ritiene che non sia questa giusta sentenza a provocare un “buco” nel bilancio dello Stato, ma se c’è un buco, questo è nel bilancio da fame di milioni di pensionati, provocato dal blocco degli adeguamenti all’inflazione, applicato a pensioni già misere. In Italia c’è un problema”, ma questo riguarda il 64% di pensioni con un importo inferiore ai 750 euro mensili, veramente una vergogna. Il Partito Pensionati – ha concluso Fatuzzo – chiede rispetto per tutti i pensionati e ritiene che si ponga fine al “tormento” pensionistico che colpisce pensionati e pensionandi può uno Stato che si dice civile e democratico, mettere continuamente in “forse”, i diritti pensionistici dei cittadini?