Carlo FATUZZO risponde in diretta alle vostre domande
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RIVALUTAZIONE ISTAT SU PENSIONI - RICORSI ALLA CORTE EUROPEA


Informiamo che a seguito delle sentenze della Corte costituzionale 70/2015 e 250/2017, relative al blocco della perequazione automatica delle pensioni per gli anni 2012 e 2013, il Partito Pensionati ha predisposto con i propri legali i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Siamo in attesa quindi delle decisioni della Corte Europea in merito. Per informazioni scrivere a segreteria@partitopensionati.it








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martedì 21 febbraio 2017

Lombardia: Intervista a Elisabetta Fatuzzo dopo l'approvazione della Legge Regionale sui contributi per videosorveglianza nelle case di riposo e nelle strutture per disabili


Intervista alla consigliera Elisabetta Fatuzzo (TG regionale), dopo l'approvazione della Legge Regionale sui contributi per videosorveglianza nelle case di riposo e nelle strutture per disabili

lunedì 3 ottobre 2016

giovedì 16 giugno 2016

Fatuzzo: "Il prestito per andare in pensione? Un furto umiliante"



Vuoi andare in pensione a un’età minimamente accettabile, senza morire sul posto di lavoro o nell’inferno senza reddito in cui hanno cacciato gli esodati? Devi pagare. Devi indebitarti, sottoscrivere un prestito da restituire con gli interessi in vent’anni. Chi chiede di riavere indietro i propri contributi, quelli versati per una vita allo Stato italiano, chi non chiede altro che un proprio diritto, deve appunto pagare. E il governo Renzi la spaccia come riforma a favore dei pensionati. Quando a guadagnarne, per ora, sembrano solo le banche. Mentre i sindacati, al solito, lasciano fare. Elisabetta Fatuzzo, consigliere regionale in Lombardia del Partito Pensionati, commenta quest’idea sfornata dal governo che appare tanto paradossale quanto ben accolta dalla grande stampa compiacente.

Per il governo si tratta di una misura a tutela dei più deboli, un’alternativa alla modifica delle legge Fornero.
Siamo alla solita politica renziana degli annunci, non esiste un testo o un provvedimento, solo il tentativo di ingannare i pensionati a pochi giorni dai ballottaggi. Stiamo ancora aspettando gli 80 euro per i pensionati, a proposito di annunci elettorali. Con il meccanismo del prestito, che da quanto si è capito potrebbe riguardare una platea ristretta di persone, di fatto vengono sottratti soldi ai lavoratori. Come con la legge Fornero. Cercano di spacciare questa eventuale misura per un’elargizione, una concessione, ma non è così.

Chi ci guadagna in questa operazione?
Solo le banche e le assicurazioni. Sembra che tutto sia concepito, fin dalla riforma Fornero, per far ricavare un guadagno alle banche. La verità è che siamo di fronte a un furto spacciato per provvedimento positivo.

In che senso?
Una persona per andare in pensione prima dei parametri stabiliti dalla legge Fornero dovrà indebitarsi, sopportare il peso di una sorta di mutuo ventennale. È inaccettabile.

C’è anche un brutto risvolto psicologico?
Sì, quello dell’umiliazione del lavoratore. È umiliante dover chiedere un prestito, è come se il governo dicesse che quelli non sono soldi che spettano al lavoratore, quando è il lavoratore stesso ad averli versati nel corso della sua vita lavorativa. Parliamo di versamenti che equivalgono a un terzo dello stipendio. Denaro prelevato dalle buste paghe e spesso utilizzato per fare assistenza a chissà chi.

Qualcuno potrebbe accettare questa soluzione?
La cosa grave è che il governo prende per la gola persone in stato di bisogno, senza lavoro e senza pensione, privati di un diritto. E una persona nel momento del bisogno potrebbe accettare qualunque condizione.

Come giudica il comportamento dei sindacati? Paiono molto morbidi, quasi favorevoli.
Sono semplicemente vergognosi. Sono stati zitti quando è stata approvata la legge Fornero e adesso sembrano addirittura contenti di questa misura. Ma l’aspettavo, ma hanno calato le braghe in modo vergognoso. Non stanno facendo l’interesse dei lavoratori, non rappresentano più nessuno. L’interesse dai lavoratori è abolire la legge Fornero o almeno modificare quelle parti che continuano a provocare danni.

Cosa bisognerebbe fare?
Le persone devono poter andare in pensione quando ne hanno bisogno. Se una persona è malata e non riesce a lavorare deve poter accedere alla pensione senza trovarsi sulla testa una sorta di mutuo per 20 anni. 

martedì 13 ottobre 2015

Luigi Ferone torna alla guida della segreteria del Partito Pensionati in Friuli Venezia Giulia



Intervista del 9 ottobre 2015 Trieste,10.10.2015

Comunicato stampa

RATIFICATA DAL SEGRETARIO NAZIONALE , LA COMPOSIZIONE DELLA SEGRETERIA REGIONALE FVG DEL PARTITO PENSIONATI.

Su proposta del segretario regionale del Partito Pensionati del Friuli Venezia Giulia, Luigi Ferone, il segretario nazionale, Carlo Fatuzzo, ha ratificato la nomina dei componenti la segreteria regionale , che risulta così composta: Luigi Ferone(segretario reg,le), Alessandro Vascotto( v. segretario agg.to),Domenico Marturano(comunicazione) , Albano Conchione (organizzazione), Agostino Bobbera ( segr. Amm.vo) . Componenti sono: Paola Rugo (Pordenone) ,Alberto Russo (Trieste),Rino Laurencig (Udine) ,Maurizio Longo (Gorizia). La nuova segreteria inizierà, da subito, ad operare per garantire la presenza del simbolo del Partito Pensionati, alle prossime elezioni amministrative . L’addetto stampa Domenico Marturano